Un click e via? Prove Pratiche su Focusrite FAST, iZotophe Neutron 4 ed ERA Accusonus!
Ehi, mi avevi chiesto come iniziare a fare voice over… Ricordo che spiegandoti quali fossero i requisiti, siamo arrivati ad un punto dolente…
Togli il discorso sul quale DAW utilizzare
“Cos’è una DAW?”
Il programma per registrare
“Ah, ok!”
Più o meno ti ho spiegato le basi, ma quando ho menzionato una cosa in particolare, mi è rimasta impressa una tua domanda:
“Cos’è una catena audio? Vorrei davvero imparare ma non ho voglia!”
(Qui il paradosso)
“Non basta registrare ed inviare?”
Allora, NO! A volte non è sufficiente premere REC e lasciare che le cose seguano il proprio corso, l’audio professionale deve essere editato e a volte (in base alle richieste o in base alla destinazione), anche trattato inserendo una “Catena audio”, che non è un guinzaglio vocale per il cane (anche se sarebbe fantastico).
Catena intesa per più “effetti” fisici o virtuali (Plug-in) che vanno a trattare l’audio in successione, dal primo all’ultimo, inseribile in qualsiasi DAW.
Ora, ho scoperto che molti amici e colleghi si avvalgono di utility che analizzano la traccia registrata e la trattano di conseguenza con un solo click… Ed è esattamente quello che mi avevi richiesto tu!
LA MAGIA DELL’AUTOMIX!
Sarebbe molto comodo anche per me, che al mattino mi occupo della produzione ed il pomeriggio, avendo due bambini piccoli, non ho molto tempo a disposizione per potermi dedicare all’editing e, soprattutto al trattamento…
Non fa niente, vengo dal mondo operaio e quindi sono legato alla vecchia manovalanza, all’artigianato…
Ma sai che c’è? Mi hai convinto! Voglio provare questi magici strumenti!
Ho scoperto di avere alcune di queste utility installate, avute gratuitamente o ad un prezzo bassissimo, ora non ricordo con precisione, so solo che le ho “in magazzino”.
Proviamole insieme e confrontiamole con una catena “vecchia scuola”, magari la prossima volta, il trattamento lo potrei far fare direttamente ai miei piccoli!
Ah, stavolta vedrò di fare un pippone più in breve, meno teorico e più pratico, ok?
Cos’è una catena audio? Perché dovrei trattare l'audio?
Una successione di plug-in che vanno a trattare il suono, è necessaria?
Dimmi tu, c’è in tutto quello che senti in giro, musica, Film, Spot, Videogiochi, Audiolibri…
Nessun prodotto che ascolti arriva a te così come è stato registrato.
Nelle fasi interne di lavorazione a volte viene richiesto il semplice audio FLAT (senza nulla) o addirittura RAW (senza neanche l’editing), ma verrà poi lavorato da un fonico o trattato da un sound engineer per un semplice motivo:
Se inviamo un audio già totalmente trattato e “Ready-to-Mix”, questo sarà Finito e difficile (se non impossibile) da recuperare per modificarne un parametro, quindi dobbiamo farlo bene, altrimenti il file sarà rovinato!
Ad esempio:
Mandi un audio troppo compresso? Rovinato!
Hai spinto troppo le alte con l’Equalizzatore? Rovinato!
Hai mandato tutto in saturazione inviando i Foratini o Blocchetti da
muratura? Bè, un muratore potrebbe usarli per costruirti una nuova cabina, ma un fonico verrà a cercarti a casa, staccherà le manopoline del gain della tua scheda audio per infilartele su per il… la gola! Ecco!
Entra basso! Non ti senti in cuffia? Prenditi un preamplificatore ed alza quello, ma lascia stare il Gain!
Ora, concentrandoci sul voice over, mi hai detto che vuoi fare questo lavoro ma non hai voglia di imparare queste cose “tecniche”, però qualcosina devo pur dirtela, per farti capire meglio le fasi successive…
Ti parlo un pochino della catena audio! Cosa ci dovresti mettere…
Quella che utilizzo io è composta da 4 semplici elementi, ed è questa:
Expander Gate (per ridurre il rumore di fondo)
Equalizzatore (per sistemare le frequenze)
Compressore (per sistemare la dinamica)
Limiter (per sistemare il volume)
A volte potrei aggiungere un analizzatore sul canale di uscita per verificare l’intensità del volume, ma giusto per un’ulteriore verifica… In base all’audio originale e quello di destinazione regolo i parametri. Complicato?
Cos’è sta roba?
Brevemente e nel dettaglio in maniera “agricola”:
Noise Gate / Expander Gate: Riduce il rumore di fondo, come il vento, il traffico, i bambini che urlano o l'aria condizionata (beato chi ce l’ha).
Il Noise Gate Elimina completamente il segnale audio sotto una certa soglia,
l’Expander Gate Attutisce il suono sotto una certa soglia.
Come parametri da settare ci sono: il threshold (in che punto deve silenziare o chiudere la porta), l’attacco (quanto rapidamente deve chiudere la porta), hold (quanto tempo minimo deve rimanere chiusa) ed il rilascio (quanto rapidamente deve riaprire la porta).
Nel caso dell’Expander c’è la Ratio che è il rapporto di riduzione del volume ed è regolabile rapportato ad 1, ad esempio 20:1, ogni 1 dB di differenza con il threshold, abbassa di 20dB il volume.
Gusto personale:
Il noise gate da un risultato più “serrato”, più “asettico” e meccanico, l’Expander ha un attenuamento più “naturale”, non intacca la dinamica e lascia delle tracce più “umane” al tutto.
ATTENZIONE!
Quando la “porta è aperta” entra tutto! Quindi se hai il vicino di casa che si è fatto l’impianto da 20.000 watt per ascoltare Gianni Celeste in salotto con porte e finestre aperte, o vuoi usare il noise gate per coprire la centrifuga della lavatrice, bè, quando parlerai aprirai “la porta” ed entreranno tutti nel microfono… (Senz’è te nun pozz centrifugà!).
Equalizzatore: Un equalizzatore è un processore di segnale che modifica l'ampiezza delle diverse frequenze di un segnale audio. Qui si possono anche utilizzare dei filtri, i filtri passa-basso (attenuano le frequenze alte), passa-alto (attenuano quelle basse).
Nel voice over viene utilizzato il PASSA-ALTO (le alte passano, le basse no), e ti spiegherò poi il motivo.
In un Equalizzatore ci ritroviamo a poter agire su frequenze che vanno da 0 a 20.000hz, la VOCE UMANA ha frequenze che generalmente vanno dagli 80hz a 10-12000hz, tutto ciò che c’è sopra o sotto è tecnicamente “sacrificabile”, ma possiamo sfruttarle a nostro vantaggio:
Ti schematizzo un attimo la cosa suddividendo le frequenze in:
· Basse (20 Hz - 250 Hz): le frequenze basse sono quelle che danno corpo e profondità al suono.
· Medie basse (250 Hz - 1000 Hz): le medie basse sono quelle che definiscono il suono della voce.
· Medie alte (1000 Hz - 5000 Hz): le medie alte sono quelle che danno chiarezza e definizione al suono.
· Alte (5000 Hz - 20000 Hz): le alte frequenze sono quelle che danno brillantezza e presenza al suono.
Ora, come detto, la voce umana inizia a “lavorare” dagli 80hz (più o meno), sotto quella soglia lì c’è una risonanza di bassi che può risultare fastidiosa e rischiare di “inscatolare” il suono che nel complesso risulterà cupo e meno piacevole all’ascolto…
Quindi se stavi pensando che per avere una voce bassa e corposa, ti bastava pompare le frequenze basse…
No! Ma a te che ti frega? Oggi vogliono tutti voci fresche e giovanili…
Qui le possibilità sono infinite, hai un suono “boxato”? Abbassa intorno ai 400hz o prova altre frequenze, ti vengono le sibilanti sparate? Se non sei un Serpeverde, prova a sistemare le frequenze tra i 6000 e 9000hz.
Come fare?
Usa un Equalizzatore Digitale ed adotta la tecnica della Campana!
Crea una banda stretta, alza o abbassa il gain su quella banda e lo sposti lungo tutte le frequenze ed ascolta attentamente il risultato. Quando hai trovato quella che suona meglio, la posizioni lì, regoli l’altezza e vai con la seguente.
Un consiglio: Non esagerare con le bande, altrimenti non ne resterebbe neanche una per qualche festa di paese… Cerca di utilizzarne 4, massimo 5, altrimenti la confusione aumenta.
Ah, ma tu hai detto che hai voglia di fare ma non di imparare… Pardon! Avevo detto “brevemente”, quindi andiamo al prossimo step della catena, dai!
Compressore: nel voice over serve a controllare la dinamica della voce. La compressione riduce la differenza tra i punti più alti e più bassi del segnale audio, rendendolo più uniforme e piacevole (o meno) da ascoltare.
I parametri di compressione più importanti sono:
· Threshold: Il threshold determina il livello di volume al di sopra del quale la compressione viene applicata.
· Ratio: Il rapporto che determina la quantità di riduzione di volume che viene applicata al segnale quando supera il threshold. (come nell’Expander Gate)
· Attacco: il tempo necessario al compressore per iniziare a ridurre il volume.
· Rilascio: il tempo necessario al compressore per terminare la riduzione del volume.
Qui puoi giocarci al meglio seguendo i tuoi gusti. Ad esempio, un rapporto alto e un attacco veloce ti faranno ottenere una voce più potente e aggressiva (ma anche meno naturale), mentre un rapporto basso e un attacco lento possono rendere la voce più morbida e naturale.
Puoi fare così:
· Inizia con un rapporto basso e un attacco lento. Questo ti darà un punto di partenza sicuro.
· Aumenta gradualmente il rapporto fino a quando non sei soddisfatto dell'effetto.
· Non esagerare con l'attacco. Un attacco troppo veloce può rendere la voce artificiale o metallica.
· Non esagerare con il rilascio. Un rilascio troppo lento può rendere la voce piatta e monotona.
Ah già, ma tu vuoi fare tutto con un click… Dai, un ultimo sforzo…
Limiter: Evita distorsioni, riducendo il livello massimo del segnale audio, limitandolo sotto una certa soglia da noi impostata.
Alcuni limiter hanno anche la funzione di “aumento volume”.
ATTENZIONE: Qui c’è un alto rischio di ottenere i famosi blocchetti di cemento, il limiter è una sicurezza, non devi appiccicarti a lui come se fossi un finanziere al mercato…
Se vai con la macchina in autostrada non è che stai tutto il tempo attaccato al guard rail… C’è, è una sicurezza, altrimenti blocco di cemento, suono durissimo e fonico che ti darà la caccia con un sacchetto di manopoline del gain!
Prove Pratiche
(cosa ho trovato in magazzino)
Ed ora veniamo a noi… Tu mi dicevi che hai una buona voce, hai studiato, parli bene, ma non hai voglia di imparare tutte queste cavolate tecniche perché tanto non ti serviranno.
E visto che siamo nel 2023, siamo nel futuro (A Brave New World dicevano gli Iron Maiden), proviamo la Magia dell’Automix!
In magazzino ho trovato 3 utility che hanno questa funzione ed addirittura sfruttano l’intelligenza artificiale:
Neutron 4, Accusonus ERA e Focusrite FAST…
Uno di questi, ricordo che millantava di poter sistemare anche un audio rovinato o registrato male… Bene, proverò anche con quello!
Piccolo appunto: Le vecchie versioni sfruttavano un volgare “algoritmo” di analisi e riconoscimento audio, ma 2023, It’ a BRAVE NEW WORLD!
La parola va di moda, il marketing lavora e, anche se l’algoritmo cafone è rimasto lo stesso, “Siamo nel 2023! Oggi lo chiameremo AI!”
Algoritmo? Bleah! Intelligenza Artificiale? Yeah!
Visto che ho detto “cafone”, ho pensato di fare una prova portando una lettura di un libro particolare:
Vincitore del Premio Campiello del 2020, “Vita, Morte e Miracoli di Bonfiglio Liborio”, del Professor Remo Rapino, un mio compaesano di Lanciano.
Il libro è ambientato qui, dalle mie parti, un paese tra la Majella ed il mare ed è scritto proprio nella stessa maniera in cui parlano le persone anziane della mia zona, ma mi hanno detto che c’è anche in versione audiolibro, letta da un attore romano… Ok! Immagino abbia comunque fatto un gran lavoro, però…
Ah ma credi che parli per invidia? Nemo propheta in patria et similia?
No no, non è che avrei potuto farlo io, in quanto il protagonista è un ottuagenario abruzzese e come età vocale non ci siamo proprio, però se avessero preso un autoctono, il risultato sarebbe stato un po' più autentico, verace, cafone!
Comunque farò una lettura consecutiva del primo capitolo e ti farò sentire la versione FLAT (ovviamente normalizzerò il volume per permetterti un ascolto più lineare), e poi proseguendo nella lettura passerò alle varie utility fino ad arrivare alla mia catena audio personale e, visto che una di queste è nata per la restaurazione degli audio corrotti, proverò con quella specifica utility sia con un microfono a condensatore che con un microfono dinamico.
Infine farò un piccolo confronto con la stessa parte e ti farò sentire la meravigliosa magia dell’automix!
Non c’è niente di meglio che una bella prova pratica per ascoltare un confronto!
Bene, ho eseguito alcune prove “Lasciando il mondo così com’è”, ovvero non ho spostato alcun parametro, salvo quelli pre-impostati.
Tirando un po' le somme su questa prova potrei fare una piccola classifica, differenziando le due tipologie di microfoni utilizzati:
Cardioide Rode NT1
Focusrite FAST: La piazzo tranquillamente al primo posto, l’algoritmo di riconoscimento audio lavora molto bene, in più si può settare manualmente il tipo di audio che sta analizzando, ha creato preset e dato risultati leggermente diversi in base alla parte di audio analizzata.
Neutron 4: Al secondo posto, rende il suono un po' “hi-fi” ma non crea un audio “corposo”. L’algoritmo di riconoscimento è molto “standard”, in grado di riconoscere la tipologia di audio, ma applica una catena che non è molto funzionale.
Innanzitutto inserisce uno Sculptor pre-equalizzatore, non effettua alcun taglio di frequenze, per lui sono tutte necessarie, poi l’equalizzazione era identica a quella ottenuta dal microfono dinamico.
I parametri dei 2 compressori aggiunti si concentrano su varie frequenze, sono compressori che lavorano in maniera separata sulle diverse bande, quindi diventa molto macchinoso. I parametri di attacco mi piacevano, quelli di rilascio no, erano molto rallentati e rendevano il tutto più “basso” e piatto.
ERA Accusonus: Terzo posto, applica in automatico una serie di filtri, un de-esser, un noise-removal, un de-reverb… Roba totalmente inutile per un audio registrato in ambiente trattato e li ha settati in una maniera molto forte, tale da far sparire la dinamica in alcuni punti.
Le regolazioni dell’EQ e “Compressione” sono molto semplici, nell’Equalizzatore possiamo spostare il pallino per ottenere un suono più “aperto” o più “arioso”, nel compressore c’è una semplice manovella da regolare, le funzioni “Breath control” e “Emphasis” lavorano in maniera molto “pesante”
Dinamico Behringer XM8500
Con il dinamico la classifica si ribalta, parliamo di un microfono che costa 12€, non mi aspettavo nulla di particolare, ed invece:
ERA Accusonus: Prende il primo posto, le funzioni inutili sul microfono cardiodide, qui acquisiscono un valore, rimuove le plosive, da maggiore enfasi e corpo alla registrazione.
Focusrite FAST: Ha analizzato l’audio e tirato fuori dei parametri completamente diversi, il risultato non è dei migliori, però è riuscito a sistemare qualcosina in meno di ERA.
Neutron 4: Parametri quasi identici al microfono cardioide, l’Equalizzatore era praticamente identico, gli altri parametri sono stati un po' modificati, sempre cercando di “spingere” l’audio a somigliare a quella che è la sua idea di audio trattato, purtroppo senza grossi risultati.
Si può migliorare il tutto andando a spostare le levette manualmente?
Proviamo un doppio compromesso:
La magia dell’Auto-mix con modifiche Fatte a mano!
Ora qui, in entrambe le prove, ho lasciato analizzare Neutron 4 per primo, ho sistemato i parametri dell’equalizzatore in primis, aggiungendo un passa-alto, ho eliminato lo Sculptor dalla catena, poi ho enfatizzato leggermente le frequenze alte, nelle medie ho trovato un compromesso per dare sia corpo che presenza audio.
Poi nei compressori ho sistemato l’attacco, in maniera tale da farlo risultare leggermente “più aggressivo”, il rilascio l’ho lasciato molto veloce e ripetuto la stessa operazione per le altre frequenze presenti.
Avendo Neutron 4 come base di partenza, sono passato poi al FAST.
Qui ho trovato una situazione molto più simile a quella che era la mia idea ed anche ai parametri che avevo settato con Neutron, quindi la cosa è stata molto più scorrevole e senza dubbio meno complicata e macchinosa della prima.
In terzo, ho settato al meglio ERA, sempre cercando di somigliare agli altri 2.
Non ci sono molti parametri da sistemare, in sostanza ho eliminato i filtri, sistemato l’equalizzazione in maniera da avere una maggiore presenza e regolato la manopolona del compressore.
Ho disabilitato l’Emphasis, graffiava troppo per i miei gusti ed il risultato è stato quello che hai sentito.
Per la musica sono andato su un più semplice “Auto-ducking” offerto da Adobe Audition, ma in alternativa avrei potuto applicare un compressore con side-chain, ovvero avrebbe “preso” gli input da un altro canale ed abbassato la dinamica sul suo, come risultato avrebbe “regolato” in automatico il volume della musica.
Ma su questa cosa ne parlerò in un’altra occasione.
Considerazioni finali…
Purtroppo se vuoi ottenere un risultato professionale, anche con l’ausilio di queste fantastiche utility, devi comunque conoscere e capire dove sei, devi comunque regolare frequenze, threshold, capire come funziona l’intensità acustica, registrare bene, con i giusti ingressi, creare una buona base da cui partire e poi sperimentare, giocare a capire cosa succede se muovo questa levetta qui? Cosa accade facendo così…
E’ facile dire
"voglio fare voice over, ho una buona voce, ho una dizione corretta, ho grandi capacità e talento…"
Ma se non vuoi metterti in gioco, se non hai voglia di imparare cose nuove, utili al raggiungimento del tuo scopo, significa che lo stai facendo per pura apparenza, o solo per denaro…
Nessuna delle due deve essere il tuo obiettivo…
Devi appassionarti a questo mondo, scoprire che ci sono innumerevoli strade ed infinite possibilità di modifica…
Questo è un punto a favore dell’umanità: non fa mai 2 volte la stessa identica cosa, ma riesce a variare e cambiare ed adattarsi…
E’ difficile e ti capisco, ma qualsiasi lavoro lo è, se non sai come funzionano le cose…
Le strade per ottenere le migliori ricompense, non sono mai pianeggianti, ma spesso in salita…
Forse queste utility hanno molte più potenzialità di quante sia riuscito a scoprirne con queste piccole prove, ma un click e via, no! Non è tra quelle…
Ad ogni modo spero che l'articolo ti sia stato utile e che ti abbia fatto venir voglia di metterti sotto a sperimentare con i Plug-in, perché la nostra qualità migliore è la nostra mente ed almeno quella, dobbiamo tenerla allenata, altrimenti come diceva Battisti “Chissà che sarà di noi... Lo scopriremo solo vivendo!”
Ah, cavolo! E’ da una vita che non suono! Chissà se mi ricordo come si fa! Prova musicale?
Chiedo scusa in anticipo a te ed ai tuoi timpani…
Grazie!
Che poi… avessero da consegnare settimane di audio, capirei. Spesso non hanno niente di meglio da fare, almeno imparassero!